Quando si parla di investimento America Latina, un’opportunità di crescita nei mercati emergenti con potenziale alto ma rischi non trascurabili. Also known as investimenti in mercati emergenti, it includes countries like Brazil, Mexico, Chile, and Colombia — places where economic cycles, political shifts, and currency swings can make or break returns. Non è un gioco da ragazzi, ma nemmeno un terreno proibito. Molti pensano che sia solo una scommessa sul petrolio o sulle materie prime, ma la realtà è molto più ricca: ci sono aziende solide, fondi immobiliari (REITs) che pagano dividendi regolari, e settori come la finanza digitale e l’energia rinnovabile che stanno crescendo a ritmi sostenuti.
Se vuoi investire qui, non puoi ignorare il tasse dividendi esteri, le ritenute applicate dai Paesi esteri sui dividendi che ricevi come investitore straniero. In alcuni Paesi, fino al 30% del tuo guadagno viene trattenuto prima che arrivi sul tuo conto. Ma non sei senza difese: i trattati fiscali tra Italia e Paesi come Brasile o Messico possono ridurre questa ritenuta al 15% o meno. E con una scelta intelligente degli strumenti — come i fondi quotati in Europa che investono in America Latina — puoi evitare gran parte di questi costi. Inoltre, la diversificazione internazionale, la strategia di distribuire i tuoi investimenti tra diverse aree geografiche per ridurre il rischio non è un optional: è l’unico modo per proteggerti da crisi locali. Un crollo del peso messicano o un’impennata dei tassi in Argentina non dovrebbe mettere in pericolo tutto il tuo portafoglio.
Guarda i dati: i REIT latinoamericani hanno spesso rendimenti superiori a quelli statunitensi, ma con una volatilità maggiore. Alcuni di questi fondi investono in centri commerciali, uffici e logistica in città in espansione come Città del Messico, São Paulo o Santiago. E non è tutto: le fintech in Colombia e Brasile stanno rivoluzionando i pagamenti mobili, proprio come hanno fatto in Africa o in India. Questi sono i veri driver di valore, non solo le materie prime. Il punto è: non investire nell’America Latina perché è “cara” o “rischiosa”. Investi perché ci sono aziende concrete che crescono, e tu puoi entrare con strumenti trasparenti, senza dover aprire conti all’estero o fidarti di broker poco noti.
Le guide che troverai qui ti mostrano come leggere i bilanci di questi fondi, come ridurre le tasse sui dividendi, come scegliere tra un REIT locale e un ETF europeo che lo replica, e perché alcuni investitori hanno ottenuto rendimenti del 20% l’anno — e altri hanno perso tutto. Non c’è una formula magica, ma ci sono regole chiare da seguire. E se vuoi costruire un portafoglio che non dipende solo da Wall Street o dall’Europa, l’America Latina non è un’opzione da scartare. È un’opportunità da capire, con gli occhi aperti.
Investire in America Latina nel 2025 richiede attenzione alle materie prime: il rame guida Cile e Perù, la soia sostiene il Brasile, mentre il Messico soffre per le tariffe USA. Scopri dove conviene investire e dove evitare.
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