Quando ricevi dividendi esteri, pagamenti da azioni di aziende fuori dall'Italia. Also known as redditi da capitale estero, it sono soggetti a doppia tassazione: nel Paese di origine e in Italia, a meno che non ci sia un trattato per evitarla. Questo non è un problema teorico: se hai investito in ETF americani, azioni tedesche o fondi immobiliari spagnoli, già hai a che fare con questa situazione. La buona notizia? Non devi pagare due volte. La cattiva? Molti lo fanno, per ignoranza o perché il broker non ti avvisa.
Il cuore della questione è la convenzione fiscale, un accordo tra l'Italia e un altro Paese per evitare la doppia tassazione. Per esempio, con gli Stati Uniti, la ritenuta alla fonte sui dividendi è del 15% invece del 30% che si applicherebbe senza convenzione. Ma non basta che esista: devi richiederla. Spesso, il broker ti trattiene automaticamente il 15%, ma se non hai presentato il modulo W-8BEN, potrebbe trattenere il 30%. E se ti dicono che "è automatico"? Controlla il tuo estratto conto. Non fidarti mai.
La fiscalità internazionale, l'insieme delle regole che governano come i redditi da investimenti esteri vengono tassati in Italia, non è solo una questione di tasse trattenute all'estero. È anche dove tieni i tuoi investimenti. Se li tieni su un conto italiano, il broker ti fa la dichiarazione dei redditi. Se li tieni su un conto estero, sei tu che devi dichiararli nel modello RW. Dimenticarlo può costarti multe pesanti. E se hai un conto in Svizzera o a Lussemburgo? Attenzione: anche se non c’è ritenuta, devi comunque dichiarare tutto. Non esistono paradisi fiscali per i residenti italiani.
La strategia più semplice? Posiziona i tuoi investimenti in modo intelligente. I fondi che distribuiscono dividendi esteri (come alcuni ETF su mercati americani) vanno bene in conti tassabili solo se sai cosa stai facendo. Se invece li tieni in un fondo pensione o in un conto di risparmio gestito, la tassazione è più semplice. Alcuni investitori scelgono di evitare i dividendi esteri del tutto e puntano su azioni che non li pagano, o su obbligazioni estere, dove le regole sono diverse. Non è un trucco: è pianificazione.
Non esiste una soluzione unica. Dipende da dove investi, da quanto guadagni, da come tieni i tuoi conti. Ma una cosa è certa: se non capisci come funzionano le tasse sui dividendi esteri, stai lasciando soldi sul tavolo — o peggio, rischi sanzioni. Qui trovi guide, esempi e casi reali di chi ha risolto il problema, senza bisogno di un commercialista che ti fa pagare 500 euro per una spiegazione che potevi capire da solo.
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