Account Information Services (AIS): Come Funziona l'Aggregazione dei Dati Finanziari nel Open Banking

Account Information Services (AIS): Come Funziona l'Aggregazione dei Dati Finanziari nel Open Banking
Angelo Macariola 31 ottobre 2025 0 Commenti

Confronto tra Metodi di Aggregazione dei Dati Finanziari

Cosa puoi confrontare

Seleziona i parametri che vuoi analizzare per vedere quale metodo di aggregazione è il migliore per te.

Screen Scraping

Metodo tradizionale che accede ai dati come un utente umano

Sicurezza
Bassa
Velocità
Mediocre
Affidabilità
63% di successo
Aggiornamento dati
Medio
Costi Basso (per aggregatore)

File in Blocco

Metodo che richiede l'upload manuale di file CSV/PDF

Sicurezza
Media
Velocità
Lenta
Affidabilità
89% di successo
Aggiornamento dati
Poco aggiornato
Costi Medio

API con OAuth 3-legged

Metodo moderno e sicuro con autenticazione tramite token

Sicurezza
Alta
Velocità
Molto rapida
Affidabilità
99.98% di successo
Aggiornamento dati
In tempo reale
Costi Alto (per aggregatore)

Sicurezza dei dati

La versione moderna con API e OAuth 3-legged non richiede mai la tua password, evitando il rischio di condivisione di credenziali. La maggior parte delle violazioni legate all'aggregazione sono causate dallo screen scraping, che è ormai obsoleto.

Perché scegliere l'API

Il 98% delle connessioni API funzionano correttamente, con una stabilità del 99.98% e un tempo di risposta di soli 1,2 secondi. È il metodo più sicuro e affidabile per accedere ai tuoi dati finanziari in modo moderno.

Attenzione al screen scraping

Il 23% dei reclami legati all'aggregazione riguardano condivisioni di dati non autorizzate. Il 17% riguarda saldi errati. Lo screen scraping è il principale responsabile delle violazioni, con costi medi di $3,8 milioni per le banche, contro $470.000 con le API.

Immagina di avere tutti i tuoi conti bancari, le carte di credito, gli investimenti e persino i conti di risparmio online in un unico posto. Niente più accedere a cinque app diverse per vedere quanto hai speso o quanto hai risparmiato. Questo non è un sogno: è AIS, ovvero Account Information Services, il cuore dell’open banking che sta cambiando il modo in cui gestiamo i nostri soldi.

Cosa sono esattamente i servizi di informazione sui conti (AIS)?

L’AIS è un sistema che permette a terze parti, come app di finanza personale o piattaforme di investimento, di accedere in modo sicuro ai tuoi dati finanziari da più banche e istituzioni finanziarie. Non si tratta di copiare i tuoi dati: si tratta di collegarli in tempo reale, con il tuo permesso esplicito. Secondo l’Autorità Bancaria Europea (EBA), l’AIS è definito come "la condivisione delle informazioni sui conti finanziari dei clienti tra istituzioni diverse nell’ecosistema". In pratica, ti dà il controllo totale su chi può vedere i tuoi dati e perché.

Prima del 2018, queste app usavano tecniche vecchie e pericolose, come lo screen scraping: ti chiedevano username e password della tua banca per entrare nel tuo conto come se fossi tu. Ora? Niente più password condivise. Grazie alla direttiva europea PSD2, entrata in vigore nel gennaio 2018, le banche sono obbligate a offrire canali sicuri tramite API. Questo ha trasformato l’AIS da un’opzione rischiosa a un servizio standard, sicuro e veloce.

Le tre tecniche di aggregazione: da quelle vecchie a quella moderna

Non tutti i sistemi di aggregazione sono uguali. Ce ne sono tre principali, e la differenza tra loro è enorme in termini di sicurezza e affidabilità.

  • Screen scraping (raschiatura dello schermo): È il metodo più vecchio. L’app accede al tuo sito bancario come se fosse un utente umano, inserendo le tue credenziali. È lento, instabile e pericoloso. Il 42% delle banche ha segnalato vulnerabilità di sicurezza legate a questo metodo. Inoltre, devi aggiornare le credenziali ogni 14-21 giorni, e la percentuale di successo è solo del 63%.
  • Bulk file feed (file in blocco): Usato soprattutto dagli advisor finanziari. Ti chiede di scaricare un file CSV o PDF dai tuoi conti e caricarlo nell’app. È più sicuro dello screen scraping, ma è manuale, noioso e non in tempo reale. Solo l’89% delle aziende lo usa ancora, e solo per dati istituzionali.
  • API con OAuth 3-legged: Questo è lo standard moderno. Non ti chiede mai la tua password. Al posto tuo, l’app chiede il tuo permesso alla tua banca tramite un token sicuro. La banca risponde direttamente all’app, senza mai passare attraverso le tue credenziali. Plaid, il leader del mercato, ha raggiunto il 98% di connessioni API nel 2023. La stabilità è del 99,98%, contro l’87% dello screen scraping. E il tempo di risposta? 1,2 secondi, contro gli 8,7 secondi dei file in blocco.

Se stai scegliendo un’app di finanza personale, chiediti sempre: usa API o screen scraping? Se non lo dice chiaramente, evitala.

Chi sono i grandi attori dell’aggregazione?

Non è una corsa tra tanti. Il mercato è dominato da pochi player, con quote di mercato molto concentrate.

  • Plaid: Opera con oltre 12.000 istituzioni finanziarie, gestisce 12 milioni di connessioni al giorno e ha un uptime del 99,95%. È il motore dietro app come Mint, Venmo e Revolut.
  • Envestnet | Yodlee: Serve 1.800 banche e 24,7 milioni di utenti. È molto usato da istituzioni finanziarie e advisor professionisti.
  • MX Technologies: Supporta 2.100 istituzioni e 35 milioni di consumatori. È particolarmente forte negli Stati Uniti, dove ha sviluppato strumenti per l’identificazione istantanea dei conti.

Plaid controlla il 48% del mercato globale, Yodlee il 29%, MX il 17%. Gli altri insieme fanno solo il 6%. Questo significa che se un’app usa Plaid, ha quasi tutte le banche coperte. Se usa un aggregatore più piccolo, rischi che il tuo conto non si colleghi.

Confronto tra finanza obsoleta caotica e moderna digitale in stile Bauhaus.

Perché l’AIS è così importante per te?

Non è solo comodità. È potere.

Secondo Mastercard, chi usa l’aggregazione gestisce il 37% in più di conti finanziari rispetto a chi non lo fa. Perché? Perché vede tutto. Scopre abbonamenti nascosti, identifica spese ripetute, capisce dove sta spendendo troppo. Un utente su Reddit ha risparmiato $1.200 all’anno grazie a un’aggregazione che gli ha segnalato 7 abbonamenti che aveva dimenticato.

Per i professionisti della finanza, l’AIS è essenziale. L’89% dei consulenti finanziari lo considera fondamentale per creare piani completi. Senza di esso, non puoi vedere il quadro reale di un cliente.

E se cambi banca? Il 71% dei consumatori dichiara che cambierebbe istituto se non potesse collegare il conto alle app che usa. Per i giovani (18-34 anni), questa percentuale sale al 83%. L’AIS ha trasformato la fedeltà alla banca in fedeltà all’esperienza finanziaria.

Problemi e rischi che nessuno ti dice

Non è tutto perfetto. Ci sono rischi reali.

Il 23% dei reclami legati all’aggregazione riguardano condivisioni di dati non autorizzate. Il 17% riguarda saldi errati perché i dati non si sincronizzano bene. Le banche più piccole, soprattutto quelle con sistemi vecchi, hanno difficoltà a integrare le API. Il tempo medio di integrazione è di 117 ore, contro le 28 delle grandi banche.

Inoltre, negli Stati Uniti non c’è una legge unica come la PSD2. Ogni banca ha le sue API, e gli aggregatori devono mantenere oltre 1.200 configurazioni diverse. Il 78% del tempo di elaborazione è speso a normalizzare dati in formati diversi. È un caos tecnico, e per te significa che a volte i dati arrivano con ritardi di ore.

La sicurezza è migliorata, ma non è infallibile. Le violazioni legate allo screen scraping costano in media $3,8 milioni. Con le API, scendono a $470.000. Ma il 89% degli attacchi che coinvolgono terze parti avvengono ancora tramite screen scraping. Scegliere l’aggregatore giusto è una questione di sicurezza, non solo di comodità.

Come funziona il processo tecnico?

Quando colleghi il tuo conto a un’app, succede questo:

  1. Tu autorizzi l’app (es. YNAB o Money Lover) ad accedere ai tuoi dati.
  2. L’app comunica con l’aggregatore (es. Plaid) tramite API.
  3. L’aggregatore contatta la tua banca tramite il suo canale API sicuro.
  4. La banca invia i dati in tempo reale, in formato standardizzato.
  5. L’aggregatore li pulisce, li organizza e li invia all’app.

Tutto in meno di 1,5 secondi. E nessuna password viene mai condivisa. Il tuo accesso è protetto da token che scadono ogni 90 giorni. Se qualcosa va storto, l’aggregatore non ha accesso alle tue credenziali. Non può fare niente senza il tuo nuovo permesso.

Globo con connessioni API che collegano banche globali a un nodo centrale AIS.

Il futuro dell’AIS: cosa cambierà nei prossimi anni?

Il mercato globale dell’aggregazione è passato da $1,87 miliardi nel 2022 a $7,93 miliardi previsti per il 2028. La crescita è esplosiva.

Negli Stati Uniti, la Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) sta preparando una nuova regola (Section 1033) che potrebbe obbligare tutte le banche a offrire API standardizzate. Se approvata, l’adozione potrebbe salire del 35-42%. Le banche più grandi (94 delle prime 100) già collaborano con aggregatori. Ma solo il 43% delle banche comunitarie lo fanno. Questo sta creando un divario tra chi ha accesso ai servizi moderni e chi no.

Entro il 2026, il 95% delle banche statunitensi dovrebbe offrire API standardizzate. Entro il 2027, lo screen scraping sarà quasi scomparso, tranne che in alcuni sistemi ereditari. Le banche stanno già riducendo i loro partner da 4-5 a 1-2. Plaid ha appena lanciato "Auth+", che verifica un conto in 8 secondi con il 99,9% di precisione.

Il futuro dell’AIS non è solo un’altra app. È l’infrastruttura invisibile che ti permette di controllare i tuoi soldi ovunque, senza dover dipendere da una singola banca. È il vero senso dell’open banking: non solo apertura, ma libertà.

Domande frequenti

L’AIS è sicuro?

Sì, se usi un servizio moderno che si basa su API e OAuth 3-legged. Non condividi mai la tua password. I token di accesso sono temporanei, revocabili e criptati. Le violazioni sono rare e quasi sempre legate allo screen scraping, che è ormai obsoleto. Le banche e gli aggregatori sono soggetti a normative rigorose come PSD2 e GDPR.

Posso disconnettere un conto in qualsiasi momento?

Sì. Ogni app che usa l’AIS deve offrire un modo semplice per revocare l’accesso. Puoi farlo dall’app stessa o direttamente dalla tua banca, dove puoi vedere e cancellare tutte le autorizzazioni date a terze parti. Non c’è nessun contratto a lungo termine: il tuo permesso è revocabile in qualsiasi momento.

Perché alcuni conti non si collegano?

Ci sono due ragioni principali: o la tua banca non ha un’API supportata dall’aggregatore, o hai attivato l’autenticazione a due fattori (2FA) troppo restrittiva. Alcune banche chiedono di confermare ogni accesso tramite SMS o app, e questo blocca l’aggregazione automatica. In questi casi, prova a disattivare temporaneamente la 2FA per il collegamento, oppure contatta il supporto dell’app per verificare se la tua banca è supportata.

L’AIS funziona anche con conti all’estero?

Sì, ma con limitazioni. Se la tua banca estera è supportata dall’aggregatore (es. Plaid o Yodlee), funziona. Ma molte banche in paesi non europei o con regolamentazioni diverse non hanno API aperte. In Italia e nell’UE, la copertura è quasi totale. Negli Stati Uniti, la maggior parte delle banche principali è coperta. In altri paesi, devi verificare caso per caso.

Quanto tempo ci vuole per collegare un conto?

Con un’API moderna, in media 8-12 secondi. Il processo è guidato: selezioni la tua banca, ti autentichi direttamente sul sito della banca (tramite un popup sicuro), e in pochi secondi il conto appare nell’app. Con lo screen scraping, ci vogliono 2-5 minuti, e spesso fallisce. La prima connessione richiede in media 8,2 minuti, ma dopo è automatico.

Cosa fare ora

Se usi un’app di finanza personale, controlla subito: usa API o screen scraping? Se non lo sai, cerca nella sezione "Sicurezza" o "Come funziona". Se non lo trovi, contatta il supporto. Se l’app usa screen scraping, pensa seriamente a passare a un’alternativa.

Se sei un consumatore, non aver paura di collegare i tuoi conti. L’AIS ti dà potere. Se sei un professionista, non puoi più ignorarlo. L’aggregazione non è un optional: è la base per offrire un servizio moderno.

Il futuro della finanza non è nelle banche. È nei tuoi dati. E l’AIS è lo strumento che ti permette di controllarli, finalmente, davvero.