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::: Finanze
Partecipazione dello Stato nell'Economia
La Partecipazione dello Stato nell’Economia
Nell’immediato dopoguerra, molti paesi si ritrovarono a dover scegliere se era il caso che lo Stato dovesse intervenire, secondo le teorie Keynesiane, o meno, come reputava la scuola Classica, nell’economia, attraverso degli enti e le imprese di sua proprietà. La maggior parte dei paesi europei, costretti a dover ricostruire l’economia dopo il conflitto mondiale, seguì le teorie dell’economista di Cambridge, intervenendo nei settori chiave del sistema economico del proprio paese. Solo gli Stati Uniti col tempo affermarono un modello di Stato Neutrale, seppur non al 100%.
Quando lo Stato interviene nell’economia si parla di Stato Sociale e Finanza Funzionale: In questi casi, gli enti statali si occupano di fornire ai cittadini tutti quei servizi che un soggetto privato, spinto solo dalla ricerca dell’utile, non sarebbe capace di offrire. Per questo, citando l’esempio Italiano, i servizi di Telefonia, Elettricità, Poste, Trasporti su binari, e altri ancora, sono stati di esclusiva competenza di enti, controllati esclusivamente dallo Stato, che offrivano i loro beni a tariffe che non sempre ricoprivano i costi di produzione, o comunque, non calcolati su criteri di economicità. Questo sistema ultimamente non è così praticato in Italia, dimostrazione pratica sono i recenti casi di privatizzazione di ex enti pubblici, attualmente società per azioni, come Ferrovie dello Stato, Telecom Italia, Enel, Poste Italiane, sono stati privatizzati passando per la quasi totalità in mano ai privati, seppur lo stato sia ancora in possesso di azioni privilegiate che le permettono di controllare in qualche modo l’operato della società. Con la Finanza Neutrale, invece, lo Stato lascia la libera iniziativa ai privati, cosa che spesso ha dato buoni risultati (si guardino gli Stati Uniti), ma talvolta non ha garantito al cittadini alcuni servizi prioritari. Questo metodo comporta il vantaggio non indifferente di ridurre in maniera rilevante la spesa pubblica, con conseguente minore ricorso all’imposizione fiscale per finanziare l’attività statale. Ma per poter arrivare a questo sistema bisogna che esistano alcuni presupposti, come una forte economia di base, e una forte iniziativa privata, cosa che in Europa oggi è difficile trovare. Per quanto le teorie di Keynes siano state dimostrate nel corso di questi anni dai vari economisti, oggi và diffondendosi un sistema “ibrido”, con il controllo di pochi settori fondamentali, come la Sanità. cheapodrugs.com
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