Un crash di mercato, un crollo rapido e ampio dei prezzi degli asset finanziari, spesso innescato da panico, debito eccessivo o shock economici. È quello che succede quando tutti cercano di vendere insieme, e nessuno compra. Non è un errore di sistema, ma un effetto naturale di come funziona il mercato quando la paura supera la logica. Non è qualcosa che capita solo una volta ogni cent’anni: negli ultimi 30 anni, ne abbiamo visti almeno cinque grandi, e tanti piccoli. Il 2008, il 2020, il 2022 — tutti hanno visto i portafogli perdere il 20%, il 30%, anche il 50% in pochi mesi. Eppure, molti investitori non sono pronti. Non perché non sappiano cosa sia un crash, ma perché non hanno mai costruito un piano per affrontarlo.
Un crash di mercato non colpisce tutti allo stesso modo. Chi ha tutto in azioni di grandi aziende rischia più di chi ha un mix di obbligazioni, immobili e contanti. Chi ha investito in REIT durante un aumento dei tassi sa che non tutti i mercati immobiliari crollano insieme. Chi ha usato la diversificazione per capitalizzazione — large-cap, mid-cap, small-cap — ha avuto meno scosse. E chi ha capito l’importanza di gestione del rischio e ha mantenuto una parte di liquidità, ha potuto comprare a prezzi bassi quando gli altri erano in panico.
Non si tratta di prevedere il prossimo crash. Nessuno ci riesce. Si tratta di costruire un portafoglio che non si rompa quando il mercato si spezza. Questo significa capire dove mettere i tuoi soldi, quanto rischiare, e quando tenere la testa bassa. Nei post che trovi qui sotto, trovi guide pratiche su come funzionano i livelli di supporto e resistenza, come funziona la diversificazione fiscale, perché il buy-and-hold funziona proprio quando tutti vendono, e come passare da un robo-advisor a una gestione autonoma senza farti prendere dal panico. Non ci sono formule magiche. Ma ci sono strategie reali, usate da chi ha già attraversato il buio e ne è uscito più forte.
Le correzioni sono cali normali del 10-19%, mentre i crash superano il 20% e sono accompagnati da panico. Capire la differenza ti aiuta a non vendere nel momento sbagliato e a sfruttare le opportunità.
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