Il tax-loss harvesting, una tecnica di gestione fiscale che sfrutta le perdite di mercato per ridurre l’imposta sui guadagni. Also known as vendita delle perdite, it is a legal and widely used method to lower your tax bill without giving up your long-term investment plan. Non si tratta di vendere tutto e scappare dal mercato. Si tratta di vendere con intelligenza: chiudi una posizione in perdita per cancellare i guadagni tassabili, poi reinvesti subito in qualcosa di simile ma non identico. Così mantieni l’esposizione al mercato, ma paghi meno tasse.
Questa strategia funziona meglio nei conti imponibili, conti dove i guadagni di capitale e i dividendi sono tassati annualmente, perché lì le tasse arrivano subito. Nei conti pensionistici come i IRAs, non serve: le tasse le paghi solo alla fine. Il tax-loss harvesting si lega direttamente alla distribuzione degli asset (asset placement): metti gli investimenti più tassativi (come gli ETF che distribuiscono dividendi o obbligazioni) nei conti tassabili, e quelli meno tassativi (come gli ETF a crescita) nei conti pensionistici. Così, quando fai il tax-loss harvesting, lo fai dove fa più effetto.
Non è una magia. È matematica. Se hai guadagnato 5.000 euro da un’azione e perso 3.000 euro da un’altra, puoi vendere la seconda per cancellare 3.000 euro di tasse. Il risultato? Guadagni netti di 2.000 euro, non 5.000. E se hai più perdite di guadagni? Puoi portare avanti le perdite fino a 3 anni in Italia, o usarle per ridurre il reddito ordinario fino a 2.000 euro l’anno. È un modo concreto per tenerti più soldi in tasca, senza correre rischi aggiuntivi.
La chiave è la tempestività. Non aspettare dicembre. Monitora il tuo portafoglio tutto l’anno. Quando un titolo scende del 10-15% e non ti convince più, valuta se è il momento. Non devi vendere per paura. Devi vendere per strategia. E poi, non ricomprare lo stesso titolo entro 30 giorni: in Italia non c’è la wash sale rule come negli USA, ma è comunque saggio aspettare o passare a un ETF simile, per evitare dubbi con l’Agenzia delle Entrate.
Le strategie che trovi qui non sono teoria. Sono usate da chi gestisce portafogli da decine di migliaia di euro, e funzionano. Troverai guide su come identificare le perdite giuste, come sostituire gli asset senza perdere esposizione, e come combinarle con altre tecniche come le conversioni Roth o l’uso di obbligazioni municipali. Non serve essere un esperto fiscale. Serve solo sapere cosa fare, quando farlo, e perché.
Scopri quando è il momento giusto per passare da un robo-advisor alla gestione autonoma del portafoglio: costi, tempo, disciplina e strategie fiscali. Non è solo una questione di soldi, ma di maturità finanziaria.
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