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::: Geografia
L’Unione Europea
Breve storia dell'Unione Europea Nel marzo 1957 fu firmato il trattato di Roma che istituiva la Comunità Economica Europea o Mercato Comune Europeo (CEE o MEC). La CEE sanciva un accordo fra le sei nazioni partecipanti (Italia, Francia, Germania occidentale, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo) in modo che le merci, i servizi ed i capitali potessero liberamente circolare e che le politiche economiche e sociali dei paesi membri fossero coordinate. Nel 1973 entrarono nella comunità altri tre paesi (Regno Unito, Irlanda e Danimarca). Nel 1981 aderì la Grecia (Europa dei 10). Nel 1986 gli stati passarono a dodici con l'entrata di Spagna e Portogallo. Nel 1995 infine si unirono la Svezia, la Finlandia e l'Austria (in tutto 15 stati). Nel prossimo futuro si prospetta un ulteriore allargamento, infatti hanno presentato domanda di adesione Turchia, Norvegia e Svizzera. leadmedic.com
Breve storia del Sistema Monetario Europeo
Lo SME (Sistema Monetario Europeo) è nato nel 1979 e l'obiettivo era quello di abbattere i tassi di cambio. I paesi partecipanti si impegnarono a mantenere le oscillazioni delle proprie monete entro una banda del 2,25% (banda stretta). Significava che le Banche centrali dovevano acquistare la propria moneta in caso di ribasso al di sotto di tale limite, mentre dovevano venderla in caso contrario. Alle monete più deboli era consentita un'oscillazione più ampia del 6% (banda larga). Lo SME ha creato l'Ecu (unità di conto europea), la quale non è stata una moneta utilizzata dai cittadini, ma ha avuto la funzione di conto, unità di base nella contabilità comunitaria. Essa era il risultato di una "media" delle monete europee, che contribuivano alla determinazione del suo valore.
Maastricht
Il trattato di Maastricht, firmato nel dicembre del 1991, è entrato in vigore nel novembre del 1993, dopo la ratifica da parte dei parlamenti nazionali o di consultazioni popolari in tutti gli Stati membri. La comunità da quel momento si chiama Unione europea (UE). Il Trattato di Maastricht è composto da tre parti. Proprio nella prima parte si prevede la realizzazione dell'unione economica e monetaria (UEM), con la creazione di una moneta unica e della Banca centrale europea. Nella seconda e terza parte si prevedono rispettivamente norme in materia di politica estera e di sicurezza comune, ed una maggiore cooperazione nei settori degli affari interni e della giustizia. Ogni Paese, per entrare nell'unione monetaria europea e per continuare a farne parte, deve rispettare regole rigorose (criteri di convergenza) per la realizzazione della moneta unica.
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Stabilità del cambio: deve essere rimasto all'interno della propria banda di oscillazione SME per i due anni precedenti.
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Inflazione: non deve superare dell'1,5% quello dei tre Stati membri con più basso tasso rilevato su base annua.
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Tasso d'interesse: non deve essere superiore al 2% rispetto a quello adottato dai tre paesi con inflazione minima.
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Disavanzo pubblico: il rapporto tra disavanzo pubblico e PIL non deve superare il 3%.
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Debito pubblico: il rapporto tra debito pubblico e PIL non deve superare il 60%.
Euro: moneta unica europea
Dal 1° gennaio 1999 con la determinazione delle parità fisse ed irrevocabili l'euro è diventata la moneta ufficiale dell'Unione Europea. Con l'entrata in vigore della moneta unica, è stata abbattuta una delle più importanti barriere che impedivano la libera circolazione delle persone, delle merci, dei servizi e dei capitali. La nuova moneta non è ancora materialmente in circolazione, ma già in questo periodo transitorio, che finirà nel 2002, le negoziazioni dei mercati finanziari avvengono già in euro ed anche i cittadini possono già aprire conti correnti o effettuare pagamenti in euro. L'idea di una moneta unica per l'Europa risale al 1957, con la firma del Trattato di Roma. Nel 1992, i paesi aderenti alla UE con la firma del Trattato di Maastricht, si sono impegnati a rispettarne i parametri.
Nel 1995 infine, a Madrid sono state stabilite le fasi di realizzazione del progetto ed è stato scelto il nome della nuova moneta che, oggi, è virtualmente utilizzabile in 11 Paesi: Italia, Germania, Francia, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Irlanda e Finlandia. Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Grecia lo adotteranno in un secondo momento. Il 31 dicembre 1998 il cambio è stato fissato a 1936,27 lire.
La politica monetaria
Gli Stati europei hanno delegato uno dei più importanti strumenti di politica economica ad un organismo sovrannazionale, la Banca Centrale Europea, le cui decisioni saranno prese considerando gli interessi di 11 diversi Stati. La politica economica monetaria dovrà essere guidata da considerazioni puramente economiche, anche se a volte queste sono in contrasto fra loro.
Occorrerà quindi:
- Far crescere l'attività economica e contenere le sue fluttuazioni: significa sostenere la produzione per limitare la disoccupazione.
- Mantenere la stabilità monetaria, cioè difendere il potere d'acquisto della moneta e contenere la crescita dei prezzi.
- Stabilizzare l'equilibrio nei conti con l'estero, specialmente per quanto riguarda la stabilità del cambio.
Il Trattato di Maastricht prevede che, a partire dalla terza fase, la politica monetaria sia affidata principalmente a due istituzioni: il SEBC (Sistema Europeo delle Banche centrali) e la BCE (Banca Centrale Europea). L'obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi.
La BCE costituisce il cuore del Sistema Europeo delle Banche Centrali. Si tratta di una vera e propria Banca Centrale. La sua funzione principale è il controllo della liquidità.
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