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::: Tecnica Bancaria
La Banca Centrale Europea
Le autorità creditizie e la politica monetaria europea
Gli organi di vertice
Come dice il Titoli I del Testo unico, gli organi di vertice sono le autorità creditizie e sono in particolare: CICR (Comitato interministeriale per il credito e il risparmio); Ministro del Tesoro (successivamente trasformato in “superministro dell’economia” con l’unificazione del ministero del Tesoro con quello del Bilancio e della programmazione economica); Banca d’Italia (e il suo Governatore). La Banca d’Italia, e le altre banche centrali nazionali dei paesi appartenenti all’euro, sono riunite nel SEBC (Sistema Europeo di Banche Centrali) che è diventato operativo dal 1° gennaio 1999 e che ha l’obiettivo primario di difendere la stabilità dei prezzi nell’Unione economica e monetaria europea. Il Governatore rappresenta la Banca d’Italia nel Consiglio direttivo della BCE (Banca Centrale Europea), che è l’organo che decide la politica monetaria comune. jandrugs.com
La Banca d’Italia
Il sistema creditizio italiano ha tra gli organi di vertice la Banca d’Italia, che è la banca centrale nazionale, che opera come organismo di vigilanza e controllo ed essendo parte integrante del Sistema europeo delle banche centrali (SEBC) realizza la politica monetaria decisa a livello comunitario. Gli organi decisionali della Banca d’Italia sono: l’Assemblea generale dei partecipanti (ha funzioni assimilabili all’assemblea degli azionisti di una società); il Consiglio Superiore e il Comitato del Consiglio Superiore (quest’ultimo nomina i membri del Comitato e il Governatore); e il Governatore (il massimo organo esecutivo della banca centrale).
Il Sistema europeo di banche centrali e la Banca centrale europea
Il SEBC e la BCE sono stati istituiti dal Trattato di Maastricht. Il SEBC è un’organizzazione formata dalla BCE e dalle banche centrali nazionali dei paesi dell’Unione europea che ha il compito di emettere la moneta unica (euro), e di gestire la politica monetaria comune, con l’obiettivo fondamentale di mantenere la stabilità dei prezzi. La BCE è il massimo organismo di gestione della politica monetaria comune; la sua funzione è di assicurare che i compiti attribuiti al SEBC siano assolti mediante le banche centrali nazionali o mediante attività proprie. Gli organi decisionali della BCE sono il Consiglio direttivo e il Comitato esecutivo. Il primo esercita un ruolo decisionale vero e proprio, infatti prende le decisioni per l’assolvimento dei compiti affidati al SEBC per realizzare la politica monetaria comune. Il secondo, attua la politica monetaria secondo le decisioni e gli indirizzi stabiliti dal Consiglio direttivo, impartendo le necessarie istruzioni alle banche centrali nazionali.
Operazioni di mercato aperto – consistono nell’acquisto o nella vendita da parte della BCE o delle banche centrali nazionali di strumenti finanziari o di divise estere effettuati sul mercato mobiliare e sul mercato dei cambi.
Il Target è il sistema di regolamento lordo in tempo reale che le banche centrali europee hanno realizzato mediante strumentazioni informatiche di livello avanzato per la gestione dei pagamenti in euro di importo rilevante.
L’attività di vigilanza ha per scopo la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana e prudente gestione dei soggetti vigilanti, avendo riguardo alla tutela degli investitori e alla stabilità, alla competitività e al buon funzionamento del sistema finanziario. La vigilanza si esercita nei confronti delle banche, dei gruppi bancari e degli intermediari finanziari.
Crisi bancarie e tutela dei depositanti
I dissesti bancari
La storia di molti paesi e costellata da crisi dei sistemi bancari e da clamorosi dissesti di banche. In Italia il periodo più travagliato si ebbe dopo la prima guerra mondiale con la caduta della Banca Italiana di Sconto. Si trattava di banche di tipo misto, ossia di banche che, seguendo l’esempio delle banche tedesche, avevano oltrepassato la soglia delle operazioni di impiego fondi a breve termine e finanziavano le immobilizzazioni durevoli delle imprese anche attraverso la partecipazione al capitale azionario di alcune industrie.
I decreti del 1926 furono rivolti a porre fine al free bancking, ossia all’attività bancaria incontrollata.
Tutela dei depositanti e salvataggi bancari
I depositi costituiscono le tipiche fonti di raccolta dei mezzi finanziari che sono destinati al finanziamento delle aziende. Poiché tali depositi sono in sostanza dei prestiti che i clienti fanno alle banche, e poiché ogni prestito comporta dei rischi, sorge la necessità di tutelare i depositanti che, infatti, devono essere sicuri della solvibilità degli enti creditizi e di poter ottenere la restituzione puntuale delle somme loro affidare. La tutela dei depositanti è indiretta quando, in caso di insolvenza di una banca, le autorità centrali promuovono l’intervento di uno o più altri enti creditizi che acquisiscono gli sportelli della banca dissestata e fronteggiano in modo totale i suoi depositi. Ma è una forma rimasta in vigore in Italia sono al 1987 e praticato tuttora in pochi paesi.
Nella maggior parte dei paesi economicamente progrediti la tutela è diretta in quanto esistono sistemi di garanzia istituiti dalle autorità centrali o dalle stesse associazioni bancarie per assicurare ai depositanti il rimborso di una percentuale prefissata del loro credito oppure di una somma non superiore a un certo importo.
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